Azione di sistema
La Lepre italica (Lepus corsicanus) è specie endemica dell'Italia meridionale e della Sicilia, "minacciata" secondo i criteri dell'IUCN e classificata "vulnerabile" nella Red List dell'IUCN con trend "in declino".
La specie risulta formalmente protetta nella Penisola per effetto della legge n. 157/92. Importanti popolazioni di lepre italica sono presenti in parchi nazionali ed altre aree protette. Con il "Piano d'azione nazionale per la Lepre italica" (MATT-ISPRA) sono state individuate le possibili azioni per favorire la conservazione di questo importante componente della biodiversità della Mammalofauna italiana.
Tra gli obiettivi generali di conservazione previsti dal Piano d'azione nazionale vi sono:
- 3.1 adozione del piano (comprendente la formazione di un gruppo di lavoro e del coordinamento dei soggetti impegnati nella conservazione della lepre italica);
- 3.3 conservazione e incremento delle popolazioni (comprendente l'aumento delle conoscenze sulla distribuzione, miglioramento dell'habitat, aree faunistiche per lo studio e la reintroduzione, reintroduzione)
- 3.4 riduzione dei fattori di rischio (comprendente la limitazione delle popolazioni di lepri europee in aree di simpatria)
- 3.6 divulgazione e comunicazione
- 3.7 incentivazione degli studi (comprendente gli studi sull'ecologia, il comportamento, l'idoneità ambientale, la variabilità genetica)
Dall'anno di pubblicazione del Piano d'azione nazionale (2001) sono stati compiuti notevoli passi avanti per la conservazione di questa specie, sia in termini di azioni dirette di conservazione, sia relativamente all'aumento delle conoscenze sull'ecologia e il comportamento.
I risultati dei progetti realizzati in tale periodo sono stati presentati nel 2007 in un convegno tenuto nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, che ha visto riuniti tutti gli studiosi, italiani e stranieri, insieme ai rappresentanti del Ministero dell'Ambiente e dell'ISPRA, e di numerose aree protette, che si erano occupati di lepre italica.
In conclusione del convegno i convenuti hanno approvato la "Carta di Piaggine 2007", un documento in cui si conveniva sull'opportunità di coordinare le iniziative di ricerca e conservazione, anche mettendo in sinergia i risultati ottenuti dai diversi nuclei operativi, costituendo formalmente un gruppo di lavoro denominato Gruppo Lepre Italica (GLI) sotto il coordinamento di ISPRA
(cfr. www.lepreitalica.org/html/about%20gli/carta%20di%20piaggine%202007.pdf).
A partire dal 2015 i seguenti Parchi Nazionali Cilento, Vallo di Diano e Alburni (capofila); d'Abruzzo, Lazio e Molise; Appennino Lucano, Val d'Agri, Lagonegrese; Arcipelago Toscano; Aspromonte; Circeo; Maiella; Alta Murgia; Sila e Gran Sasso e Monti della Laga, facendo seguito all'esperienza avviata a seguito della Direttiva del MATTM 2012, con tale progetto di sistema hanno inteso aumentare la sinergia tra le azioni di conservazione intraprese dai diversi parchi nazionali aderenti, in attuazione all'obiettivo 3.1 del Piano d'Azione Nazionale, e considerando i seguenti obiettivi generali a loro volta declinati in specifiche azioni:
- aumento delle conoscenze sulla distribuzione (ob. 3.3);
- avvio della reintroduzione (ob. 3.3);
- miglioramento dello stato di conservazione (ob. 3.3, 3.4)
- aumento delle conoscenze scientifiche (ob. 3.7)
- condivisione dell'esperienze e delle conoscenze (ob. 3.1, 3.6).
Guarda il Video attività di monitoraggio cinghiali e lepre italica