Tutela della Biodiversità della Foresta Demaniale
La
foresta planiziaria del Circeo rappresenta un esempio rarissimo in Italia ed Europa. La particolare vicinanza al mare di questo ecosistema temperato, che altrimenti ritroviamo nell'Europa Centrale, e la presenza al suo interno di zone depresse allagate per lunghi periodi dell'anno, fa sì che specie calde mediterranee, specie di zone umide e specie di climi più freschi si incontrano e si compenetrano dando origine ad una serie di ecosistemi di rara ricchezza e bellezza. Questa foresta che solo 90 anni fa prima della bonifica si estendeva per otre trecentomila ettari da Cisterna a Terracina, oggi si vede ridotta a soli tremila ettari, circondata da strade, campi coltivati e luoghi abitati. Ha inoltre visto, durante e dopo la bonifica, una serie di interventi che hanno modificato le componenti del suo ecosistema, come ad esempio la piantumazione di pino domestico e eucalipto e l'introduzione del Daino. Tutto questo mette a dura prova gli equilibri delicati di questo meraviglioso ecosistema.
La presenza all'interno della foresta demaniale di numerosi microhabitat quali cavità arboree, depositi lignei sul terreno, alberi morti ancora in piedi, risultano molto importanti per diverse specie di insetti xilofagi e saproxilici, i quali oltre al metabolizzare i nutrienti vegetali, consentono la locale sussistenza di numerose specie di uccelli con particolare riferimento ai Picidi come il Picchio rosso minore (Dendrocopos minor), inoltre le cavità arboree sono colonizzate anche da micro mammiferi e da Strigiformi.
Per la tutela di quest'ambiente l'Ente Parco ha messo in atto una serie di progetti di studio e gestione, sia per quanto riguarda la flora sia per la fauna.
Va ricordato inoltre che la Foresta Demaniale è una Zona Speciale di Conservazione (ZSC) della Rete Natura 2000 IT6040014 "Foresta Demaniale del Circeo". Dall'analisi svolta nell'ambito della elaborazione del Piano di Gestione, sono emerse per gli habitat e specie, in essa racchiusi le seguenti Minacce:
- Eccesivo pascolo degli ungulati
- Alterazione delle dinamiche idrologiche della foresta planiziale
- Inquinamento diffuso delle falde
- Alterazione delle micro-morfologie stagnali
Per contrastare tali minacce nel succitato Piano di gestione sono stati individuati i seguenti obiettivi specifici:
- OS 1. Aumentare il valore naturalistico degli habitat forestali.
- OS 2. Eliminare/ridurre gli impatti esercitati dagli ungulati.
- OS 3. Tutelare la popolazione di Lepus corsicanus.
- OS 4. Tutelare/riqualificare le formazioni a dominanza di sughera.
- OS 5. Eradicare e/o mantenere sotto controllo le popolazioni di specie aliene invasive.
- OS 6. Minimizzare il degrado costituito dai rifiuti urbani e speciali sparsi all'interno del SIC.
- OS 7. Regolamentare la fruizione delle aree interne al SIC al fine di migliorarne la qualità e limitarne gli effetti negativi su habitat e specie.
- OS 8. Sensibilizzare l'opinione pubblica sulla presenza del sito Natura 2000, sulle emergenze naturalistiche e sulle criticità presenti.
- OS 9. Aumentare il controllo per ridurre fenomeni di eccessiva pressione antropica e prelievo di prodotti del sottobosco.