Impatto Antropico da pressione turistica e nelle aree protette - COPEMAP
Interferenze su territorio e biodiversità
Collaborazione scientifica tra ISPRA ed Ente Parco Nazionale del Circeo (in seguito PNC) nell'ambito dell'azione di sistema promossa dal MATTM "Impatto antropico da pressione turistica nelle aree protette: interferenze su territorio e biodiversità" a cui il PNC ha aderito individuando l'area costiera e dunale come ambito di riferimento. Il PNC ha avviato una fase di aggiornamento delle conoscenze sullo stato del sistema dunale per definire, di concerto con i portatori d'interesse, le adeguate "strategie d'uso" e di "gestione" nell'ambito degli Obiettivi di Conservazione proposti nel Piano del Parco1.
La collaborazione tra PNC e ISPRA è stata finalizzata alla caratterizzazione dello stato morfologico del sistema spiaggia-duna a supporto della sperimentazione di misure di mitigazione degli impatti generati dalla fruizione turistica dello stesso. Sono stati eseguiti 14 rilievi in tre anni (2014-2017) per analizzare la dinamica morfologica della fascia di transizione "duna-arenile" lungo porzioni di litorale a differente struttura morfologica e pressione antropica. Nel corso della collaborazione con il PNC, e in funzione di studi pregressi, sono state identificate le attività/azioni maggiormente impattanti sulla funzionalità ecologica della duna e proposte le relative misure gestionali che necessariamente dovranno essere intraprese per non comprometterne ulteriormente lo stato. All'interno della presente collaborazione è stata affrontata anche la fase di sensibilizzazione dei portatori d'interesse sul rapporto tra la funzionalità e la fruizione del sistema dunale attraverso incontri operativi tra Ente Gestore, Comuni e Portatori d'interesse che hanno individuato la necessità di istituire un "tavolo tecnico di lavoro" per la gestione sostenibile della duna. Sebbene questo processo sia stato avviato all'inizio della presente convenzione, gli impegni presi tra le parti interessate non hanno ancora raggiunto una fase di ratifica e operatività.
Nel corso delle attività svolte, e soprattutto nei momenti di confronto con le Amministrazioni Comunali e con i portatori d'interesse, si è rivelata in tutta la sua importanza la sensibilità della comunità al tema dell'erosione delle coste. Per tale motivo, e in tutte le occasioni di confronto/dialogo con i portatori d'interesse, la "gestione del sistema spiaggia-duna" è stata adeguatamente contestualizzata sia nell'ambito dell'area vasta che nell'integrità del sistema fisico duna-spiaggia-fondali. Si è ritenuto ulteriormente necessario, e conforme alle indicazioni fornite dal Tavolo Nazionale sull'Erosione Costiera, di affrontare la gestione dell'erosione costiera in un contesto programmatico e non emergenziale, sottolineando l'importanza della scala spaziale e temporale con cui viene affrontato il problema. Sono state quindi inquadrate le dinamiche erosive dell'area del PNC all'interno dell'unità fisiografica a cui appartiene, ovvero la porzione di litorale compresa tra Capo d'Anzio e Capo Circeo.
A partire dal 2018 e fino al 2022 sempre con il coordiamento scientifico dell'ISPRA Area Bio - ACAM (
Area per il monitoraggio e la caratterizzazione dello stato della qualità dell'ecosistema e delle acque marine) e in collaborazione con l'Ente PN del Gargano e AMP Torre del Cerrano nonchè attraverso specifiche convenzioni con Dipartimento di Ingegneria dell'Università Politecnica delle Marche e con Università degli Studi del Molise si è sviluppato il progetto COPEMAP (
mappatura della protezione costiera e della resilienza in litorali sabbiosi afferenti alle aree protette) con il quale si è inteso sperimentare una quantificazione del servizio di regolazione dell'erosione costiera e una serie di servizi culturali ed estetici legati alla fruizione del paesaggio costiero, connessi all'economia delle località costiere.
Duna
(foto di Parco Nazionale del Circeo)