Rewetland è il nome sintetico del progetto Life+ intitolato
Widespread introduction of constructed Wetlands for A wastewater treatment of Agro Pontino,
con il quale si intende avviare un programma di riqualificazione delle acque superficiali dell'Agro Pontino, attraverso la realizzazione di un sistema di fitodepurazione diffusa.
Il progetto è finanziato dall'Unione Europea e i partner sono: la Provincia di Latina, in qualità di ente capofila e coordinatore, il Parco Nazionale del Circeo, il Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino, il Comune di Latina e la società U-Space s.r.l., che fornisce la consulenza tecnica per la predisposizione e gestione del progetto.
Ciascun soggetto partecipante realizzerà alcuni interventi finalizzati allo sviluppo delle tecniche di fitodepurazione delle acque superficiali ed al monitoraggio degli ecosistemi ricreati a tale scopo.
Il progetto è stato avviato nel gennaio del 2010 e si concluderà nel giugno del 2013. Si sviluppa in diverse fasi e prevede la realizzazione di numerose Azioni, alcune di competenza dei singoli partner, altre condivise da tutti.
Nella
prima fase è stato definito il quadro delle conoscenze ambientali attuali ed è stato redatto un Rapporto sullo stato dell'ambiente della Pianura Pontina e costruito un geodatabase. Partendo da queste informazioni sono stati avviati gli studi di fattibilità per la realizzazione delle zone umide previste.
La
seconda fase è quella più operativa, in cui saranno progettati e realizzati gli interventi concreti: un ecosistema filtro nel Parco del Circeo, un parco lineare naturale all'interno dell'area retrodunale della Marina di Latina, delle fasce tampone lungo alcuni canali di bonifica e delle azioni di gestione sostenibile delle acque all'interno dell'azienda agricola Casale del Giglio. In questa fase verrà definito, in dettaglio, il programma di miglioramento ambientale, verranno attuate le azioni di partecipazione e redatta la Valutazione Ambientale Strategica.
La
terza fase prevede le azioni di Monitoraggio dello stato dell'ambiente e dell'efficacia del programma e delle azioni attuate. Gli interventi realizzati saranno resi visitabili, attraverso specifici percorsi, promuovendo soprattutto specifiche attività di formazione rivolte alle scuole.
Gli obiettivi che il progetto intende raggiungere consistono nello sviluppo di modelli gestionali sostenibili delle acque superficiali, attraverso la diffusione di strumenti conoscitivi ed esempi concreti di zone umide riprodotte artificialmente finalizzati alla depurazione delle acque e alla riqualificazione ambientale di un territorio profondamente trasformato dall'uomo e all'aumento della funzionalità della rete ecologica locale.Questa, in sintesi, è la descrizione dei principali elementi del progetto, il cui budget totale è di 3.706.632 euro, di cui 1.450.566 finanziati dall'Unione Europea e il rimanente dai vari partner.
Al Parco Nazionale del Circeo è affidata la realizzazione di un'area umida nei pressi del Lago di Fogliano, il cui scopo sarà appunto anche quello di (fito)depurare una parte delle acque superficiali che scorrono nei canali limitrofi.
La fitodepurazione è un processo naturale di trattamento delle acque basato sui caratteristici processi fisici, chimici e biologici delle zone umide. Viene considerata un sistema efficiente per trattare acque con basse concentrazioni di inquinanti (in genere quelle provenienti da zone agricole e nuclei urbani). Gli impianti artificiali di fitodepurazione sono progettati per riprodurre i naturali processi autodepurativi delle zone umide e per questo sono internazionalmente conosciuti con il termine di "Constructed Wetlands".
La costruzione di zone umide artificiali rappresenta quindi un modo per ottenere due risultati: migliorare la qualità delle acque e realizzare un habitat di grande interesse per la fauna selvatica e la vegetazione igrofila.
Per maggiori informazioni: www.rewetland.eu/life