Gestione del Cinghiale nei Parchi nazionali
Azione di sistema
L'attività di gestione del cinghiale, specie che negli ultimi decenni ha evidenziato un significativo aumento degli areali occupati e delle densità di popolazione, necessita della conoscenza dei principali parametri delle popolazioni.
Mentre estremamente difficile risulta l'applicazione di tecniche di censimento per la definizione della densità delle popolazioni, di più semplice realizzazione appare la valutazione dell'andamento demografico delle popolazioni mediante il rilevamento e la comparazione nel tempo dei segni di presenza della specie. Ugualmente più praticabile risulta essere l'attuazione di conteggi da punti di avvistamento favorevoli, che consentano di acquisire dati sulla densità primaverile della specie in aree aperte campione. Anche in questo secondo caso si ottengono dati quantitativi sulla densità della specie, che consentono la valutazione dell'andamento demografico della popolazione nel tempo. Tra le tecniche sviluppatesi nell'ultimo decennio per valutare la consistenza numerica delle popolazioni di cinghiale, un importante contributo può essere dato dal fototrappolaggio che, oltre a fornire dati utilizzabili per stime numeriche, consente di acquisire altre informazioni sullo status delle popolazioni, relativamente a fenomeni di ibridazione con il maiale, sulla struttura di popolazione e sullo stato di salute della specie.
In molte aree protette il cinghiale viene sottoposto ad attività di contenimento numerico al fine di limitare i danni al patrimonio agricolo. L'attività di gestione del cinghiale all'interno delle aree protette presuppone dunque la conoscenza dei principali parametri biologici ed ecologici al fine di attuare le tecniche di contenimento più idonee alle condizioni ambientali e socio economiche che contraddistinguono le diverse realtà dei parchi nazionali.
Ugualmente importante si ritiene sia acquisire dati sull'impatto del cinghiale sulla biodiversità. Sono noti, infatti, studi sull'impatto negativo che la specie può causare sulla riproduzione nei galliformi, o su specie rare e minacciate quali la vipera dell'Orsini, come pure su orchidee di interesse conservazionistico, ma mancano studi organici sugli effetti dell'attività di rooting sugli ecosistemi mediterranei.
I parchi nazionali, specie se di grande estensione, costituiscono aree dove è possibile studiare il comportamento spaziale e sociale del cinghiale in condizioni di grande naturalità e senza interferenze antropiche.
La comprensione di quali siano e come agiscano i fattori ecologici naturali che condizionano l'evoluzione delle strategie di uso dello spazio di una specie è di grande importanza nella prospettiva di individuare ed applicare le tecniche di gestione più idonee.
Le aree protette producono sforzi considerevoli, anche attraverso l'attivazione di processi partecipativi, nel tentativo di stimolare e promuovere, presso le comunità locali, l'attivazione di filiere, che consentano di lavorare, trasformare e vendere le carni dei cinghiali catturati. L'attivazione di tali filiere permetterebbe maggiori ricadute economiche sui territori delle aree protette.
Il progetto si pone l'obiettivo di contribuire al miglioramento di queste fasi della gestione della specie e della creazione di una filiera corta delle carni dei cinghiali catturati nei parchi.
Il progetto vede coinvolti, a partire dal 2016, i seguenti Parchi Nazionali Gran Sasso e Monti della Laga (Capofila); Alta Murgia, Circeo, Gargano, Monti Sibillini e Maiella
Nell'ambito del progetto sono stati individuati i seguenti obiettivi (quelli in grassetto sono stati presi in considerazione per le attività svolte nel PN Circeo):
Monitoraggio della consistenza e dell'andamento demografico delle popolazioni tramite conteggi e/o monitoraggio segni di presenza e/o fototrappolamento.
Acquisizione di dati sulla biologia riproduttiva del cinghiale.
Organizzazione e avvio della filiera per la macellazione, trasformazione e commercializzazione della carne di Cinghiale
Acquisizione di dati sull'uso dello spazio messo in atto dal cinghiale all'interno delle aree protette
Monitoraggio epidemiologico delle patologie e delle parassitosi presenti nella popolazione
Miglioramento delle tecniche di cattura e scambio di esperienze tra aree protette che adottano tale tecnica per il contenimento delle popolazioni
Guarda il Video attività di monitoraggio cinghiali e lepre italica