Un’altra tartaruga marina ha deposto le uova a Sabaudia, sulle spiagge del Parco Nazionale del Circeo
i tecnici di Tartalazio mettono in sicurezza il nido
( Sabaudia, 28 Giugno 2024 )
Nella mattina del 25 giugno scorso, in località Caprolace, sulla spiaggia di Sabaudia, durante le attività mattutine di pattugliamento delle spiagge i volontari di Tartalazio (la Rete della Regione Lazio per la tutela della tartaruga marina) hanno avvistato le tracce evidenti della deposizione di un nido di Caretta caretta. In loco sono immediatamente intervenuti i ricercatori autorizzati che, insieme ai tecnici del Parco Nazionale del Circeo, hanno individuato il nido, contenente 93 uova. Il nido si trovava in posizione troppo prossima alla battigia, a rischio mareggiata, ed è stato traslocato precauzionalmente in prossimità, in un'area sicura, d’intesa con il Comune di Sabaudia. Le attività erano supervisionate anche dal personale della locale Capitaneria di porto. È già il sesto nido di tartaruga marina della stagione sulle coste della Regione, il secondo nel Parco Nazionale del Circeo.
La proficua collaborazione tra la Rete Tartalazio della Regione Lazio e l’Ente Parco Nazionale del Circeo nella ricerca dei nidi di Caretta caretta e nella loro tutela prosegue anche nella nuova stagione di nidificazione appena cominciata. Le attività di ricerca e tutela dei nidi di tartaruga marina, che necessitano di personale specializzato, sono fondamentali per la conservazione di questa specie che, solo in anni recenti, ha cominciato ad affacciarsi sulle nostre coste per nidificare.
“Con grande emozione rivolgo il mio ringraziamento – dichiara la Commissaria straordinaria dell’Ente Parco, Emanuela Zappone – ai volontari e ai ricercatori di Tartalazio, alla Regione, al Comune e alla Capitaneria di Porto di Sabaudia, per il lavoro di squadra nella tutela di questa splendida specie. Le spiagge e la duna costiera del Parco Nazionale del Circeo rappresentano un’oasi per tutte le specie che vivono o si riproducono in quel sottile e fondamentale margine che separa il mare dalla terraferma. Ora, – conclude la Commissaria - non resta che aspettare i giorni della schiusa per vedere le giovani tartarughe correre verso il mare”.
la traccia sulla spiaggia di Caprolace
il nido