( Sabaudia, 07 Dicembre 2022 )Nel corso degli ultimi due anni, come ormai noto, la presenza del lupo all’interno del Parco del Circeo è diventata una realtà. Dai primi sporadici avvistamenti la frequentazione del nostro territorio di questa specie si è intensificata fino all’attuale consolidamento con la presenza, ormai stabile, di un nucleo familiare. La novità, dopo l’iniziale entusiasmo da parte dei numerosi naturalisti che vivono il Parco, ha creato non poche preoccupazioni ai cittadini e le notizie false che circolano sull’argomento meritano di essere smentite in favore di una piena conoscenza e consapevolezza che ci consenta di convivere senza difficoltà, come avviene in tante parti d’Italia, assieme a questi meravigliosi mammiferi.
È importante chiarire alcuni punti fondamentali:
- In Italia il lupo non è mai scomparso anche se ha subito nella prima parte del 900 una forte riduzione che ha portato la specie fino all’orlo dell’estinzione negli anni ‘70 del secolo scorso;
- Non è mai stato catturato per essere poi liberato in altro luogo a scopo di ripopolamento o per il contenimento delle popolazioni di ungulati che rappresentano spesso un elemento problematico;
- La sua espansione è frutto di dinamiche naturali, dell’incremento numerico, della diffusione delle sue prede selvatiche anche in pianura e delle politiche di conservazione intraprese su tutto il territorio nazionale attraverso specifiche norme di tutela emanate a partire dagli anni ‘70 del secolo scorso;
- Il lupo è una specie rigorosamente protetta, ai sensi di convenzioni internazionali, direttive europee e leggi nazionali e regionali.
Ancora più importante è ribadire che:
- Il lupo in Europa non è considerato una specie pericolosa per gli esseri umani. Secoli di difficile convivenza con l’uomo ne hanno plasmato il comportamento facendo sì che, se può, il lupo evita di incontrarlo. Dal dopoguerra a oggi non esistono casi documentati di aggressione nei confronti dell’uomo;
- Il lupo preferisce le prede selvatiche e se possibile si procura il cibo senza avvicinarsi all’uomo e alle strutture zootecniche. Tuttavia, con la sua grande capacità adattativa e il suo opportunismo, può occasionalmente rivolgere le sue attenzioni verso prede più facili, causando danni agli allevamenti. Questa eventualità si verifica più facilmente nei territori in cui la pratica della custodia dei capi al pascolo ovvero del ricovero nelle ore serali-notturne in stalle e recinti sicuri è poco diffusa;
- Altro principio fondamentale è non fornire mai cibo alla fauna selvatica. Questo per evitare qualsiasi forma di abitudine che potrebbe portare gli animali a diventare confidenti e, quindi, potenzialmente pericolosi per l’uomo.
In seguito ai recenti fatti di cronaca, avvenuti in prossimità del Parco, è importante ribadire che la predazione agli allevamenti non può essere sottovalutata e bisogna attivarsi per minimizzare i danni potenziali. In molti casi, infatti, già semplicemente con un’opportuna custodia del bestiame si possono azzerare i danni in zone popolate da lupi.
La convivenza con il lupo è possibile ed è già stata “sperimentata” in tutta Italia, anche in zone dove la specie è relativamente nuova (ad esempio in Pianura Padana). Ovunque si è assistito, inizialmente, a episodi di timore e insofferenza nei confronti della specie ma i fatti hanno, in breve tempo, dimostrato che, adottando adeguati comportamenti, si riescono a risolvere tutte le difficoltà di convivenza. È molto importante seguire le indicazioni e segnalare la presenza dei lupi agli enti competenti, come i Carabinieri Forestali (tel. 1515, numero verde 800253608 o direttamente presso i comandi stazione locali) e alla Regione Lazio.
Nei casi di predazione è necessario chiamare il servizio veterinario dell'Ausl per l'accertamento delle cause di morte e le imprese agricole possono segnalare i danni al Servizio Regionale per la richiesta di eventuali risarcimenti.
Si ritiene opportuno segnalare, infine, come la recente diffusione della razza canina denominata “lupo cecoslovacco” può generare falsi avvistamenti in quanto le sembianze “lupesche” di questi cani possono essere scambiate con quelle di un lupo vero, dando così una percezione alterata della diffusione della specie selvatica e della sua pericolosità.
Per approfondimenti sul lupo, sulle modalità di indennizzo e le buone pratiche per una pacifica convivenza suggeriamo di visitare i siti internet ai seguenti link:
www.protezionebestiame.it
www.lifewolfalps.eu