Ancora schiume in mare, scatta l’allarme
Ieri il fenomeno si è ripresentato nella zona della Bufalara. Nei giorni scorsi accertamenti dell’Arpa
( 02 Ottobre 2018 )Ancora una volta una strana schiuma compare sul lungomare di Sabaudia, con relative chiazze in mare. Un fenomeno che si è verificato più volte in questi giorni, per il quale l’Arpa ha già effettuato nei giorni scorsi dei campionamenti. Saranno le analisi di laboratorio a fare chiarezza e a stabilire quali possano essere le cause.
Resta infatti da capire se il fenomeno, che ieri è stato particolarmente intenso nella zona della Bufalara, sia legato magari ad alghe in decomposizione, come accaduto anche all’interno del lago di Paola, o se invece sia riconducibile ad altri fattori antropici. Un dubbio cui solamente gli esami di laboratorio potranno dare delle risposte certe.
Il problema delle maree marroni che più volte si è verificato nel corso dell’estate in prossimità di Caterattino, ha suscitato proteste negli operatori balneari. A questa situazione, ora si sommano anche i ben noti problemi del lago di Paola, dove quest’anno si è verificata anche la rottura di un tratto della fognatura nella zona della Sorresca, fortunatamente presto individuato e riparato. Resta però il sospetto di alcuni scarichi non regolari nelle acque interne, lago o canali che siano.
Per questo motivo il Comune di Sabaudia, partecipando al bando della Provincia nell’ambito del progetto Rewetland.
Nell’ambito del programma provinciale, l’Ente ha ritenuto che «possano essere reperite le risorse necessarie - così nella delibera - per l’esecuzione di progettazioni che potranno riguardare la riduzione della pressione antropica in termini di inquinamento della falda del sistema imbrifero del lago di Sabaudia relativamente agli insediamenti fino a 300 abitanti equivalenti non allacciati alla fognatura comunale».
Ancora schiume in mare, scatta l’allarme