Il birdwatching nelle zone umide del Parco nazionale
Un binocolo e un buon manuale è tutto quello che serve per vivere rari ed emozionanti avvistamenti
( 09 Marzo 2018 )Il birdwatching è un'attività che può essere svolta durante tutto l'arco dell'anno. Per praticare quest'hobby sono essenziali un binocolo e una guida di riconoscimento.
Il birdwatching racchiude in sé molte conoscenze: distinguere il canto, il verso, riconoscere la sagoma dell'uccello in volo o da posato, avere nozioni sul suo comportamento e sulla sua biologia. Un fenomeno che
permette di osservare le specie più insolite è la migrazione.
Grazie al birdwatching è possibile osservare uccelli stanziali e migratori, cioè specie che vivono in quell’area tutto l’anno o uccelli che stanno migrando e che si trovano in quell'area solo di passaggio.
L'osservazione degli uccelli può avvenire in luoghi può essere svolta anche nelle zone umide ricche di biodiversità.
All’interno del Parco Nazionale del Circeo, a ridosso e parallelamente alla Duna Litoranea, si sviluppa un ambiente umido e lagunare costituito da quattro laghi costieri in successione - il Lago di Sabaudia o di Paola, il lago di Caprolace, il Lago dei Monaci e il Lago di Fogliano - e da zone umide, stagionalmente allagate.
Esse costituiscono il più importante ecosistema palustre d’Italia e formano un complesso territoriale dichiarato “Zona Umida di Interesse Internazionale” ai sensi della Convenzione di Ramsar (Iran 1971).
Tale convenzione ha come obiettivo la tutela e la valorizzazione delle zone umide. La localizzazione del Parco in un'area geografica coincidente con le principali rotte migratorie, infatti, lo rende particolarmente adatto alla sosta di molte specie di uccelli, che utilizzano soprattutto le risorse presenti negli ambienti umidi situati nella fascia costiera.
L'attività di birdwatching in questi ambienti è specialmente fruttuosa durante i mesi invernali ed in primavera. Laghi e acquitrini del Parco Nazionale del Circeo ospitano una ricchissima avifauna acquatica con oltre 260 specie, tra nidificanti e migratrici-svernanti. I laghi costieri del Parco, rappresentano per il Lazio il principale sito di svernamento degli uccelli acquatici, con un picco massimo di 23.400 uccelli (dato registrato nel 2006).
Tra i tanti uccelli presenti nelle zone umide del Parco troviamo L’airone Cenerino che è un uccello stanziale, cioè è presente tutto l’anno nel nostro territorio, il Cavaliere D’Italia che è un uccello migratore di breve raggio e negli ultimi anni sostano anche bellissimi esemplari di giovani Fenicotteri specie di migratori ad ampio raggio.
Oltre ai laghi costieri (Laghi di Paola, Caprolace, Monaci e Fogliano) e ai terreni incolti umidi (Pantani dell'Inferno), gli altri ambienti di particolare importanza per l'avifauna migratoria sono il Promontorio del Circeo e l'Isola di Zannone.
Anche noi alunni delle classi terze quest’anno faremo un’esperienza di birdwachting attraverso il percorso di educazione ambientale “Le ali del parco” e cercheremo di avvistare alcune particolari specie di uccelli su cui abbiamo focalizzato l’attenzione e di cui abbiamo elaborato il “passaporto”.
Aguzzeremo la vista sperando di essere fortunati!
Il birdwatching nelle zone umide del Parco nazionale