Parco, i risparmi tornano allo Stato
L’Ente costretto a ridurre i costi per oltre 159mila euro per le norme sull’austerity I fondi dell’ente del Circeo non possono essere reinvestiti. La svolta potrebbe arrivare dopo la pronuncia della Consulta
( 06 Novembre 2017 )Il Parco nazionale del Circeo, come gli altri enti pubblici, è stato costretto a fare i conti con i tagli in bilancio imposti dalla cosiddetta “spending review”. Risparmi importanti che, nonostante le difficoltà finanziarie e di gestione, devono tornare al ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). E così il Parco è costretto a destreggiarsi tra i conti per realizzare le progettualità in programma (al netto dei finanziamenti ottenuti). Uno spiraglio può arrivare da una recente sentenza della Corte Costituzionale, che, mettendo in discussione il provvedimento sull’austerità fiscale imposta nel 2013, ha consentito agli enti locali di chiedere il rimborso di ingenti somme “tagliate”.
Per ora, però, l’ente di via Carlo Alberto si è visto costretto a restituire più di 150mila euro che, sebbene presenti in bilancio, non possono essere spesi. I tagli riguardano soprattutto alcune voci. Nel 2009, ad esempio, gli incarichi di consulenza ammontavano a 170mila euro. Nell’anno in corso, invece, sono ridotti a 14.700 euro: una riduzione di 136mila euro. Le spese per missioni passano invece da 19.376 euro a 3.800 euro mentre le spese di manutenzione o noleggio dei mezzi si riducono da 27mila euro a 6.480 euro. In totale il versamento al Mef è di 159.943 euro.
Si parla dunque di una cifra ingente se rapportata ai bilanci dell’ente di via Carlo Alberto, che più di altri ha risentito degli effetti della “spending review”. Non solo per quanto riguarda i tagli sui conti, ma anche per quel che concerne il personale. Parliamo infatti di una struttura che, nonostante la miriade di compiti cui deve assolvere è costretta ad andare avanti con sei unità. Insufficienti già solo per svolgere il lavoro dell’ufficio tecnico e per smaltire le migliaia di pratiche di condono edilizio che attendono di avere una risposta. Anche se, in merito a quest’ultimo aspetto, una svolta è arrivata con la creazione dei tavoli tecnici congiunti con i Comuni.
In questa situazione, quei 159mila avrebbero garantito una boccata d’ossigeno alla struttura amministrativa. Magari con investimenti per la promozione, oltre che per la tutela, del territorio. Uno degli obiettivi primari del Parco.
La sede dell'Ente Parco nazionale del Circeo