Il Parco non si estenderà su Zannone e Palmarola
L’Ente nazionale del Circeo smentisce: questa proposta di perimetrazione riguarda Sabaudia e San Felice ma non Ponza
( 31 Gennaio 2019 )Nessuna estensione del Parco nazionale del Circeo su Ponza, Zannone e Palmarola. Affermare che l’Ente Parco Nazionale del Circeo vuole estendere i propri confini sulle aree prospicienti l’isola di Zannone, su Ponza e Palmarola è falso e privo di fondamento. E’ quanto si lege in una nota ufficiale diffusa dall’organismo. L’Ente parco ritiene fondamentale la propria estensione a mare solo nei termini della proposta presentata, tramite il Piano del Parco, e relativa esclusivamente ad una fascia prospiciente il promontorio del Circeo ed alle dune litoranee. Tale proposta, si precisa, ha avuto il preventivo parere dei comuni territorialmente competenti. «In particolare i Comuni di San Felice e Sabaudia avevano poi ritenuto giustamente che l’estensione a mare del Parco rendesse più forte e coerente il riconoscimento di Bandiera Blu che avevano ottenuto (grazie anche al Parco) rafforzando così il valore della loro offerta turistica e della sua promozione». Per quanto riguarda invece le aree a mare intorno a Zannone «non fanno parte di questa proposta poiché in fase di redazione di Piano nel 2011 non si trovò un accordo con il Comune di Ponza. L’ipotesi invece di inserire in questa proposta l’isola di Ponza o quella di Palmarola, o le aree a mare a questa prospicienti non è mai stata presa in considerazione dall’Ente Parco». Inoltre, associare la proposta di perimetrazione a mare con la proposta di candidatura dell’Ente Parco per la gestione delle già esistenti Zone Speciali di Conservazione marine antistanti, confinanti e limitrofi il perimetro del Parco stesso, «è sbagliato». La proposta rivolta alla Regione Lazio, previo accordo del Ministero dell’Ambiente, non solo riguarda aree vincolate a livello europeo da ben prima del Piano del Parco, ma «sono oggetto di un piano di gestione già approvato dalla Regione (e non dal Parco!). Si tratta dunque di gestire un piano già approvato, su aree già istituite con vincoli già esistenti, tutte cose su cui il Parco non c’entra se non per la candidatura alla gestione del piano».
Zannone