Razziatori tra i reperti sommersi
Ignoti si immergono nel sito archeologico scoperto da pochi giorni e cercano di portare un’ancora di legno danneggiandola. Recupero d’urgenza per gli altri ritrovamenti. Guattari annuncia: «Al via una task force»
( 14 Agosto 2018 )La notizia della scoperta di un nuovo sito archeologico nel mare del Circeo è diventata ben presto di dominio pubblico, facendo gola a qualche saccheggiatore che ha pensato bene di improvvisare un recupero per portare via i reperti. Alla fine non ha fatto altro che danneggiare quello più prezioso: un’ancora in legno. È accaduto nei giorni scorsi nonostante che Comune e Soprintendenza abbiano accelerato il più possibile per recuperare i reperti dal fondale; operazione, questa, portata a termine fra ieri e l’altro ieri. I primi a segnalare il sito a Soprintendenza e capitaneria sono stati i sub dell’associazione Asso, ma subitodopo sono arrivate altre segnalazioni con le stesse coordinate da semplici bagnanti e diportisti. La voce si è diffusa in poco tempo. Nella speranza di evitare il saccheggio del sito, la Soprintendenzahadisposto una rapidaoperazione di recupero dei pezzi più a rischio con la partecipazione della Capitaneria di porto, dell’Aliquota Sommozzatori Carabinierie del Comune (con il dirigente Domenico Matacchioni e il delegato ai beni culturali Angelo Guattari), che ha chiesto la presenza durante le operazioni del giornalista e fotografo subacqueo Umberto Natoli.
Razziatori tra i reperti sommersi