L'incantevole San Felice Circeo
Una cartolina della città tra mare cristallino, storia e leggenda
( 08 Marzo 2018 )San Felice Circeo, situata ai piedi del Monte Circeo, è sicuramente una città che affascina. Al di là degli apprezzati aspetti di località balneare, la città simbolo del Parco Nazionale del Circeo, affonda le sue radici nel mito di Ulisse.
Nell’Odissea infatti si narra del soggiorno di Ulisse presso l’isola Eea dimora di Circe, perfida maga figlia del dio Sole. Ulisse vi rimarrà con i suoi per un anno, conquistando l’amore e la fiducia di Circe.
Oggi, nel ricordo dell’eroe omerico, troviamo il Tempio di Circe nell’Acropoli che include anche resti di ville romane.
A San Felice Circeo dunque i visitatori trovano anche una occasione per visitare ciò che leggenda e storia hanno lasciato. Indubbiamente nel periodo estivo è il mare cristallino ad attrarre migliaia di turisti, che adorano passeggiare nel borgo pittoresco.
A poca distanza da San Felice Circeo troviamo invece delle grotte molto interessanti per gli speleologi, tra queste la Grotta Guattari dove fu ritrovato il cranio di un uomo di Neanderthal. Gli amanti della natura potranno invece passeggiare attraverso i sentieri del Parco Nazionale del Circeo. Gli sportivi, sopratutto gli amanti del windsurf o kitesurf troveranno una costa dove il vento non manca mai.
La maga Circe nell’Odissea
Ulisse, dopo aver visitato il paese dei Lestrigoni, risalendo la costa italiana, arriva sull’isola di Eea che sembra disabitata. Ulisse invia in ricognizione parte del suo equipaggio, sotto la guida di Euriloco. In una vallata gli uomini scoprono che all’esterno di un palazzo, dal quale risuona una voce melodiosa, vi sono animali feroci. Tutti gli uomini, con l’eccezione di Euriloco, entrano nel palazzo e vengono bene accolti dalla padrona. Partecipano ad un banchetto ma, non appena assaggiate le incredibili vivande, vengono trasformati in maiali, leoni e cani, a seconda del proprio carattere e della propria natura. Euriloco torna alla nave, racconta ad Ulisse l’accaduto ed Ulisse parte velocemente in una missione di salvataggio dei compagni. Lungo il cammino incontra il dio Ermes, messaggero degli dèi, che gli svela il segreto per rimanere immune agli incantesimi di Circe: se mischierà in ciò che Circe gli offre da bere un’erba magica chiamata moly, non subirà alcuna trasformazione. Circe sconfitta trasforma nuovamente in umani i compagni di Ulisse e tutte le altre bestie feroci che si aggirano intorno al sontuoso palazzo. Ulisse rimane con la Maga Circe per un anno intero ed ha con lei un figlio: Telegono.