Battaglia legale per l’antenna
Il Tribunale ha accolto il ricorso di una compagnia telefonica e annullato le prescrizioni imposte dall’Ente
( 05 Ottobre 2017 )Il Parco nazionale del Circeo non si è arrende e la contesa giudiziaria su una nuova antenna che dovrebbe essere installata a due passi dal centro storico di San Felice va avanti. Dopo la sentenza del Tar, che ha accolto il ricorso della compagnia telefonica, l’Ente - fa sapere il direttore Paolo Cassola - è intenzionato a presentare ricorso in appello davanti al Consiglio di Stato. Alla base della scelta, un’interpretazione reputata errata del silenzio-assenso. I giudici amministrativi, infatti, hanno ritenuto che l’ok al progetto sia arrivato a causa della mancata pronuncia del Parco entro 60 giorni dal ricevimento dell’istanza.
La nuova antenna dovrebbe sorgere su un’abitazione privata di via Roma. Una zona che in base al piano regolatore vigente è situata all’interno del centro storico e tra l’altro si tratta di un’area all’interno del perimetro di un sito d’interesse comunitario. Il Parco nazionale del Circeo, rispondendo all’istanza della compagnia telefonica, ha dato il proprio assenso fissando però dei paletti. Tra questi, uno riguardante l’altezza dell’impianto, che non avrebbe dovuto superare i tre metri. Immediato il ricorso al Tar da parte della società, che ha lamentato, tra le altre cose, che il rispetto di simili condizioni avrebbe compromesso il funzionamento dell’impianto e dunque il servizio.
Il Tar ha annullato le prescrizioni imposte dal Parco: c’è il silenzio-assenso a causa del mancato rispetto dei 60 giorni previsti da legge per dare una risposta. Ma dal Parco ribattono: nessuna inerzia, mancava un parere endoprocedimentale da acquisire.
Ora, dunque, l’Ente è pronto ad andare al Consiglio di Stato.
Il Tar di Latina