Niente risposta: ok all’antenna nell’area Parco
La sentenza, annullate le prescrizioni imposte: decorsi inutilmente 60 giorni
( 04 Ottobre 2017 )Entro 60 giorni non è arrivata alcuna risposta. Per cui scatta il silenzio-assenso: l’antenna in via Roma, a San Felice Circeo, può essere installata. E senza prescrizioni. Già, perché il Tribunale amministrativo di Latina ha annullato il provvedimento del Parco nazionale del Circeo, impugnato da una nota società che opera nel campo delle telecomunicazioni.
A maggio 2016, infatti, il Parco aveva espresso parere favorevole, a patto che l’altezza del finto camino in progetto non superasse il livello della pre-esistente canna fumaria in sito, ossia tre metri misurati dal piano di calpestio del terrazzo di copertura. Immediato il ricorso al Tar, che nella fase cautelare del giudizio ha concesso la sospensiva. Poi ieri il deposito della sentenza di merito.
Alla base del ricorso, il fatto che la prescrizione - ha sottolineato la società -, imponendo la riduzione a un terzo dell’altezza dell’impianto, ne precludesse di fatto la funzionalità, pregiudicando la corretta erogazione del servizio. Inoltre - si lamentava - il provvedimento impugnato avrebbe inciso sul nulla osta che si era formato per silenzio «a seguito dell’inutile decorso del termine di sessanta giorni dalla richiesta».
«Il ricorso è fondato e deve essere accolto in quanto - scrivono i giudici amministrativi - coglie nel segno la prima e assorbente censura con cui si deduce l’avvenuto rilascio del nulla osta incondizionato a seguito dell’inutile decorso del termine di sessanta giorni dalla richiesta».
Questo è quello che prevede la legge vigente. Il Parco è stato condannato anche alle spese. La sentenza, però, potrebbe essere impugnata innanzi al Consiglio di Stato.
Le antenne del promontorio