Pescatori con “limitazioni” per salvare la fauna marina
Piano del Parco, stop a strascico e altre tecniche nelle aree sensibili Permesse solo le reti da posta. Le autorizzazioni diventano esclusive
( 10 Ottobre 2017 )Limitare la pesca attraverso il contenimento dei permessi soltanto per gli operatori locali e che praticano l’attività con la sola rete da posta. Stop quindi allo strascico e ad altre modalità di pesca per le cosiddette aree “sensibili” individuate all’interno del nuovo Piano del Parco, ossia le zone dove è necessario agire per potenziare il ripopolamento dei pesci.
Questo quanto scaturito nell’ultima Commissione Tutela Ambientale nel Comune di San Felice Circeo, appuntamento in cui si è discusso della necessità di mettere a sistema due attività tra loro discordanti: l’individuazione aree marine deputate al ripopolamento ittico e il regolamento relativo alla tutela della piccola pesca artigianale locale.
Il nodo, quindi, si è incentrato sul trovare un punto di incontro tra le due materie di discussione. La soluzione migliore, in conclusione, sembra essere una: fare affidamento al solo regolamento della Comunità europea senza dover sovraccaricare le aree con ulteriori regolamenti.
«Ciò significa - si legge nel verbale di Commissione - che eventuali regolamenti, emanati in merito alla gestione della piccola pesca artigianale locale, non potranno prevedere regole più restrittive di quanto disposto dalla Comunità Europea».
Insomma, i limiti massimi sulle attività di pesca a cui fare riferimento sono relativi ad un solo regolamento: quello europeo, e non potranno (né verranno) aggiunte altre restrizioni rispetto a quelle previste. Inoltre, come espresso dalla Commissione, tale “semplificazione procedurale” (ossia quella di utilizzare solo il regolamento europeo) dovrebbe essere estesa anche alle zone limitrofe dell’area individuata.
Il Piano del Parco continua dunque a far discutere (gisutamente) gli amministratori locali. E dopo la Commissione di San Felice Circeo, la palla ora passa nuovamente a Sabaudia, dove nel prossimo Consiglio Comunale si parlerà nuovamente delle osservazioni sull’Adozione del Piano del Parco Nazionale, del rapporto ambientale e della sintesi non tecnica.
Pescatori con “limitazioni” per salvare la fauna marina