San Felice Circeo, reperti in balìa dei curiosi
Grotta delle Capre dovrebbe essere interdetta in attesa di nuovi scavi, ma i divieti vengono puntualmente ignorati dai bagnanti e non solo
( 30 Agosto 2017 )La grotta delle Capre avrebbe dovuto essere chiusa per un motivo ben preciso: evitare che qualcuno potesse intrufolarsi per cercare irregolarmente reperti dopo la scoperta di una sepoltura d’età romana. Invece, come più volte lamentato, l’area archeologica di San Felice Circeo è alla mercé di chiunque.
Quella delle Capre – il nome deriverebbe dal fatto che sarebbe stata utilizzata spesso come ricovero dai pastori - è probabilmente la più famosa tra le grotte del promontorio e di sicuro la più visitata. A inizio giugno dello scorso anno un’importante scoperta, avvenuta in circostanze mai chiarite del tutto. È domenica pomeriggio quando una famiglia allerta i carabinieri: nell’antro sono comparse delle ossa. Ovviamente scatta subito la mobilitazione, perché inizialmente non è ben chiaro di cosa si tratti. La zona viene interdetta in attesa dell’arrivo della Soprintendenza e a quel punto la situazione si chiarisce: è una sepoltura di età romana e le ossa erano conservate all’interno di un’anfora.
Grotta delle Capre a San Felice Circeo